Gennaio 2020

Rezzato – Brescia – Lombardia

Nella mia città accade che ad una ragazza di origini marocchine devastano il suo locale. 

Vetrine e tendaggi distrutti. All’interno bottiglie rotte e infrante.

Come lei.

Una devastazione.

Come se non bastasse la ragazza trova all’interno scritte razziste e sessiste.

Lei non vuole ripeterle davanti ai giornalisti che la intervistano. 

Per pudore? Vergogna? 

Come non comprenderla.

Ma noi le scriviamo qui a caratteri cubitali.

E più grosse le scriviamo più ci fanno schifo: 

NEGRA – TROIA.

Sì, NEGRA E TROIA.

Ed una bella svastica sotto.

Una devastazione.

Tutto questo è avvenuto il giorno della memoria, già.

Della memoria corta.

Solo pochi giorni dopo, la vettura della stessa ragazza è stata danneggiata come ulteriore segno intimidatorio.

Ha riferito agli amici ed a chi le è stato accanto in questi giorni di essere stanca, di non riuscire più ad andare avanti così.

NEGRA – TROIA

Queste parole hanno eco nella nostra testa.

NEGRA – TROIA

Ora,

abbiamo due modi per aiutare lei e chi è vittima di questi orribili crimini xenofobi:

il primo, concretamente, è quello di stargli accanto senza farli sentire soli; nel caso della ragazza presidiare il suo locale anche se questi delinquenti possono muoversi a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Ma se colpiscono lei, dovremo sentirci colpiti tutti.

Lo capiamo?

il secondo è forse quello più difficile da mettere in pratica per non lasciare che ci sia questa deriva xenofoba, a volte purtroppo nascosta dietro ad un “padroni a casa nostra” buttato lì o a volte manifestata pubblicamente con espliciti riferimenti all’odio raziale.

Quando ci capiterà di incontrare persone che inneggiano all’odio raziale, magari anche al bar davanti ad una birra, o allo stadio, o al lavoro, diciamogli cosa pensiamo di loro. 

Capiranno? Non capiranno? Si giustificheranno dietro ad un “ma dai.. è un modo di dire..”

Li perderai come conoscenza. Prenditi questo rischio.

Ma alla lunga ci guadagnerai. Ci guadagneremo tutti.

Se li isoli spariranno lentamente così come sono state cancellate quelle scritte dal pavimento del  locale: NEGRA e TROIA.

Non dobbiamo avere paura.